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La Sancataldese Calcio

Sport Cittadino

Gli albori della Sancataldese

Anche se gli almanacchi dicono che la Sancataldese sia nata negli anni cinquanta, in realtà nasce nel luglio del 1946, dove alcuni ragazzi tornati dalla guerra, che precedentemente avevano composto una squadra chiamata "Robur", che giocava nel quartiere Madrice  e a volte nello spazio che fungeva da palestra, dietro la scuola elementare De Amicis, diedero origine alla Sancataldese. L'avvocato Cammarata diede loro carriole, pale ed altri attrezzi per rimuovere i detriti e pulire lo spazio dove attualmente c'è il campo sportivo, dove c'era la "casa del mietitore".
I primi giocatori furono:
portiere Salvatore Tirrito, studente. Terzini: Pasquale Riggi, agricoltore e commerciante di animali, Salvatore Amico che i ragazzi chiamavano "baffone", impiegato all'E.R.A.S., e Salvatore Tumminelli, di Caltanissetta, perito agrario. Mediani: Rosario Riggi, muratore, Giuseppe Riggi, bracciante, e Tuttolomondo di Caltanissetta, studente. Attaccanti: Gino Cigna, commerciante di animali, Michele Vizzini, insegnante, Guido Maira, studente, Mario Falzone, studente, Paolo Scarlata "Panzariddu", macellaio e poco dopo si aggregò Dino Viscuso, studente. Presidente Lilli Cammarata, fratello dell'avvocato e segretario, il prof. Cola Asaro, futuro senatore della repubblica. Al primo anno di campionato di prima divisione, si disputarono 18 partite con 16 vittorie, un pari e una persa contro il Delia, ultima in classifica, con trasferte anche in provincia di Catania effettuate con l'autobus a spese dei giocatori. Più tardi, si sistemò il campo con la vespaiatura, grazie all'interessamento dell'Avv. Cammarata ed il pubblico era nell'ordine delle duecento unità, e alcuni di loro si interessavano, dopo le partite a segnare punteggio e marcatori, sui manifesti affissi nei muri. La squadra non era guidata da nessun allenatore, che arrivò nel 1948, nella persona del prof. Stracci, che era perlopiù, un insegnante di ginnastica e veniva saltuariamente. Dopo aver superato il campionato di prima divisione, si iniziò a pagare il biglietto e gli incontri amichevoli si svolgevano prevalentemente con i ragazzi dell'Oratorio e dell'Orfanotrofio.

Purtroppo in questa stagione 2021-22, la Sancataldese da l'impressione di non essere all'altezza per rimanere nella categoria che dovrebbe appartenerle, la serie D. Vederla navigare in zona retrocessione è un pugno allo stomaco per chi come me è stato sin da piccolissimo tifoso della squadra della mia città.
Per la Sancataldese, si andava in trasferta anche in autostop o con passaggi in auto con persone che nemmeno conoscevi e all'insaputa dei miei genitori anche a Sciacca, Milazzo, Nicosia, Enna, o uscendo dalla scuola un'ora prima il sabato per andare a Palma di Montechiaro per vedere in campo neutro Ravanusa-Sancataldese e  prendere pure un sacco di legnate da condividere con i fratelli Picone, Totò e Peppe, con Dario Anzalone e company, nascondendoci sotto i seggiolini del nostro pulman i cui finestrini venivano bombardati di pietre in un ambiente degno della Striscia di Gaza.
Ma la Sancataldese ti faceva passare una giornata memorabile. Valeva sempre la pena vedere Mister Vullo che era il nostro Trap, Porrovecchio, Latona, Enzo Amico detto Baffone che a mio parere è stato il più forte calciatore sancataldese di sempre, Alessandro e Giancarlo Bonsignore, Ricciardi, Patti gol, Gino Maira, De Jure, il portiere Arena ed in tempi più recenti, Lirio Torregrossa, che per le doti naturali che possedeva meritava ben altri palcoscenici, anche se ha militato nel Torino, nel Messina e in altre squadre minori di serie C: poi Moncado, Beppe Cau, Catalano, Malaguarnera, Ventresini, e altri che meriterebbero uguale menzione. Restano indimenticabili i ricordi della partita con il Casteltermini, i derby con la Nissa, gli spareggi con il Licata, con il Giarre, l'Iglesias e tutte le partite con squadre blasonate con trascorsi in serie C o addirittura in serie B. Per citarne qualcuna, ricordo il Crotone, il Lamezia Terme, lo stesso Licata, il Messina, il Ragusa, la Juveterranova adesso Gela, la Nuova Igea, il Sorrento, il Potenza, l'Internapoli, la Casertana, ed ultimamente il Bari.
Spero che le sorti della nostra squadra cittadina possano cambiare, per tentare la scalata e
restare in serie permanentemente in serie D, e spero che qualche imprenditore o più
probabilmente un pool di imprenditori possa finanziare la società e fare rivivere a noi e ai nostri figli le gesta della gloriosa Sancataldese.

Nel sondaggio che è durato quasi 2 anni dove ho invitato chiuque volesse votare per il miglior giocatore Sancataldese e miglior giocatore in assoluto, è risultato vincitore, nella categoria "Sancataldesi", Enzo Amico, seguito da Lirio Torregrossa e con al terzo posto, appaiati, Rosario La Marca e Gino Maira, al quarto Giancarlo Bonsignore e al quinto Alberto Marcenò.
Nella categoria, "Migliori in assoluto", ha vinto il solito Enzo Amico, seguito al secondo posto da Lirio Torregrossa, con Enzo Latona terzo, quarti con gli stessi voti Cau e Ventresini e quinti Catalano, Raffaele Patti e Ricciardi.

La più forte di sempre

PRIMA DIVISIONE 1950/51                                     
  
40 RIPOSTO
38 MODICA
35 RAGUSA
34 NISCEMI
34 ADRANO
32 IBLA PATERNO'
29 PLUTIA (Piazza Armerina)
28 CANICATTINI
21 TAORMINA
18 SALS VILLAFRANCA
17 GOLIARDICA CARLENTINI
15 NICOSIA
13 TERMINI
7 SANCATALDESE


PRIMA DIVISIONE 1951-52

RAGUSA 42
SCICLI 40
PLUTIA 40
NICOSIA 36
ADRANO 31
CALTAGIRONE 28
CANICATTINI 27
LEONZIO 27
VITTORIA 26
SANCATALDESE 24
IBLA 16
CARLENTINI 15
VALGUARNERA 8
BELPASSO (-1) 0

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