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Garibaldi a San Cataldo

San Cataldo > San Cataldo vs Caltanissetta

Garibaldi a S. Cataldo
Dopo la liberazione della Sicilia, dovuta alla trionfale ed eroica epopea garibaldina del 1860, il Liberatore, tornato nel 1862 nell'Isola patriottica, al grido di Roma o Morte, onde infiammare ancora le nostre popolazioni e preparare la conquista di Roma, giunge a S. Cataldo l'8 Agosto.
Sono con lui centinaia di volontari al comando di Alessandro Dumas, padre, grande drammaturgo e romanziere francese e il frate francescano, Giovanni Pantaleo, con il Crocifisso in petto e la sciabola al fianco.
Il popolo sancataldese accorre dai più lontani casolari per salutare e inneggiare al Generale.
Garibaldi e Fra' Pantaleo sono ricevuti nel palazzo del Barone Alù (oggi casa delle Orsoline) in via Garibaldi. Chiamato a gran voce dalla folla osannante, Garibaldi si affaccia al balcone, ringrazia il popolo per le grandi accoglienze e parla dei nuovi cimenti e del riscatto degli altri fratelli ancora schiavi dello straniero.
Alessandro Dumas e i volontari garibaldini alzano le tende sul Piano Palazzo, al quale, nel censimento del 1871, il Consiglio Comunale, a ricordo del grande avvenimento storico, diede il nome di Piazza Dumas (Piazza Crispi).
La partenza per Caltanissetta fu un vero e proprio trionfo.
I cittadini tutti vollero conoscere l'Eroe dei due mondi, stringergli la mano, gridargli tutto l'entusiasmo, il patriottismo e la fede che li animava.

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